Il restauro di Villa Reale vuole riportare all’antico splendore il ricco patrimonio artistico e architettonico custodito nell’edificio principe della reggia, il fulcro del breve regno di Elisa Bonaparte.
L’attuale proprietà, dal 2015, si è presa cura della villa storica lucchese avviando un’operazione di restauro senza precedenti, per vastità degli interventi ed eccellenza nella cura minuziosa di ogni singolo dettaglio.
L’imponente ristrutturazione e restauro della Villa Reale, degli altri complessi architettonici e del parco, che si amplia di anno in anno a tempo di record, coniuga tradizione e innovazione: l’utilizzo delle più avanzate tecnologie si sposa con la valorizzazione del patrimonio di competenze degli artigiani toscani. Il restauro degli interni, in particolare, ha coinvolto i massimi esperti sul territorio nelle diverse lavorazioni dei preziosi marmi di Carrara, dei mobili e arredi lignei, dei dipinti e degli affreschi, fino ai pavimenti: un’opera multidisciplinare che valorizza l’eleganza che si respira in ogni angolo, sempre nel rispetto degli originali e in collaborazione con la Soprintendenza di Lucca.
Le fasi storiche della villa
L’utilizzo delle più recenti tecnologie ha permesso di ricostruire e documentare le principali fasi evolutive dei restauri della struttura, ma anche di ritrovare preziosi reperti e testimonianze nascoste all’interno della villa di Lucca.
Le evoluzioni storiche evidenziano almeno 4 fasi principali ancora chiaramente leggibili:
- fase Buonvisi (XV sec.), che ha dato forma al complesso;
- fase Orsetti (XVI sec.), che ha arricchito e completato Villa Reale;
- fase Baciocchi Bonaparte (inizio XIX sec.), con l’aggiunta di dettagli di lusso;
- fase Pecci Blunt (XX sec.) che ha recuperato ed integrato il grande patrimonio;
- fase attuali proprietari (XXI secolo) con un imponente ristrutturazione e restauro di tutto il complesso (edifici e parco compresi).
Obiettivi e modalità
Il restauro si è posto l’obiettivo di ritrovare, rileggere e riconsiderare ogni fase della lussuosa villa e di consentire la lettura della Villa Reale nella sua ultima unità d’insieme, quella attuale, frutto della visione di Elisa, della grande passione dei Pecci Blunt e del tempo.
I numerosi documenti storici recuperati dai vari archivi, uniti alla paziente ricerca sui luoghi, hanno consentito numerosi ritrovamenti tra i quali:
- Una colonna medioevale, testimonianza della configurazione gotica primordiale;
- Le arcate di numerose aperture preesistenti;
- La stratigrafia dei colori conservati al di sotto dello strato superficiale della facciata: dal beige all’ocra, al verde, al marrone ed al color calce chiaro frutto del dilavamento delle superfici nell’ultimo secolo.
Facciate
Il restauro pone l’enfasi sulla valorizzazione della Villa Reale, limitandosi alla conservazione dei tanti tesori architettonici presenti. La prima fase di interventi sulle facciate ha analizzato delle modalità costruttive e la finitura delle murature, degli intonaci e dei colori, i vasi, veri e propri gioielli che punteggiano il perimetro della villa e segnano l’intero parco, gli elementi lapidei e il raffinato sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche.
Interni
Per la prima volta nella storia, dal 1 marzo 2020 si possono visitare stabilmente gli appartamenti in stile impero di Elisa (in concomitanza con il bicentenario della sua morte), riportati all’antico splendore grazie ad un accuratissimo restauro voluto dai nuovi proprietari Henric e Marina Grönberg, per dare a tutti la possibilità di godere di queste lussuose atmosfere, finora appannaggio di pochi intimi frequentatori della proprietà privata.